Paolo Inopportuno e il budino alla Vaniglia

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Oggi vorrei parlarvi di una categoria di persone abbastanza comune, ma non sempre facile da identificare. Sono sicura che tutti ne conoscano almeno un paio. Sono quelle persone che hanno la capacità innata, sempre assolutamente con le migliori intenzioni del mondo, di disturbarci al momento più sbagliato.

Stiamo uscendo dalla porta, con le braccia ingarbugliate nelle maniche della giacca, e loro chiamano al telefono fisso. Siamo lì una domenica pomeriggio che ci coccoliamo il mal di testa post-sbronza da vin brulé del giorno prima e loro passano a trovarci con due bottiglie di un vino bianco spettacolare, praticamente introvabile. Già fredde.

Attenzione però a non confondere queste bonarie creature con dei megalomani che vogliono sempre essere al centro dell’attenzione. I primi sono degli schiacciasassi e non hanno nulla a che fare non con i nostri soggetti dalla natura gentile.

È semplicemente una questione di timing. I nostri amici intempestivi sono dei gran cuor contenti e danno per scontato che la loro presenza/telefonata sia la benvenuta. Sono talmente strafelici di vederci/sentirci che l’idea di disturbare non gli passa nemmeno per la testa. Mi viene ora in mente che sono sempre uomini. Perché? Probabilmente la risposta risiede nella stessa teoria che spiega come mai le donne sia capi peggiori perché vogliono sempre far contenti tutti e si offendono più facilmente. Accidenti, quanto detesto questa teoria! Le donne ascoltano con più interesse, fanno attenzione ai sentimenti altrui, cercano di creare armonia. E questo farebbe di loro dei capi peggiori? Mi sale un nervoso, ma un nervoso… ma sto divagando.

Torniamo ai nostri campioni di tempismo.

Il mio amico l’Olandese Posato ad esempio. Da un paio d’anni vive all’estero e ci sentiamo per telefono una-due volte al mese. Qualcuno mi può spiegare come mai chiama sempre mentre in televisione c’è la mia serie preferita? Gli voglio un bene dell’anima e non ho mai avuto il coraggio di chiedergli di non chiamare più il lunedì sera. C’è di mezzo persino un po’ di fuso orario. Un paio di settimane fa la mia serie preferita è finita; ahhh, finalmente non ci sono più conflitti con la sua serata libera – mi sono scelta una nuova serie da seguire in un altro giorno. Durante la prima puntata – che ve lo dico a fare – è squillato il telefono, l’Olandese Posato ora mi chiama di mercoledì! Buon Dio, perché?

La storia di Paolo Inopportuno sfora nell’epico. Due anni fa il giorno del mio compleanno ero leggermente influenzata e non ero assolutamente in condizione di farmi bella e uscire per una cenetta romantica. Il Fidanzato Asburgico ha quindi decorato il soggiorno con decine di candele, preparato una coperta morbida e calda sul divano, un bottiglia del mio Champagne preferito e due calici di cristallo sul tavolino di fronte e abbassato la luce. Esattamente in quel momento hanno suonato alla porta. Paolo Inopportuno passava da queste parti e aveva nello zaino un paio di DVD da restituirci. Entra in casa, poggia lo zaino, consegna al Fidanzato Asburgico i DVD e – qui avremmo dovuto già capire – si toglie le scarpe e si sistema sul divano. “Dato che sono passato senza avvertire” spiega con un sorriso gentile “ho pensato di portare qualcosa da smangiucchiare”. Apre lo zaino e tira fuori una bottiglia dello stesso vino che io compro apposta per cucinare il risotto, un pacco di biscotti al cioccolato e quattro barattolini di budino alla vaniglia.

Solo ora Paolo Inopportuno sembra notare l’arrangiamento di candele e Champagne ed esclama “È vero! Oggi è il tuo compleanno!”.

Finalmente! Abbiamo pensato, ora se ne andrà. Sbagliato. Paolo si è alzato, mi si è avvicinato, mi ha cantato Tanti Auguri A Te in falsetto, schioccato un bel bacio su ciascuna guancia, si è girato, e si è rimesso a sedere!

Il Fidanzato Asburgico ed io abbiamo scambiato una rapida occhiata. Incredibile quanto possa essere veloce la comunicazione non verbale tra due persone che si conoscono bene. Abbiamo deciso, silenziosamente e unanimemente, che Paolo Inopportuno è il benvenuto.

Ci era chiarissimo che lo scambio Champagne da 72€ contro due budini alla vaniglia non è propriamente a nostro favore, per carità. Altrettanto cristallino è però il potenziale di questa storia, che avremo il piacere di raccontare fino alla fine dei nostri giorni.

 

Epilogo: quest’anno ho festeggiato il mio compleanno in un locale, Paolo Inopportuno era ovviamente tra gli invitati. Ed è stato finalmente messo a parte di questa storia dal nostro punto di vista. Ha riso insieme a noi, scambiando pacche sulle spalle, fino alle lacrime; perché Paolo è fatto così… inopportunissimo ma con un cuore grande come una casa.