Non pubblicate quelle lettere!
Originariamente pubblicato su Italians il 04.03.2014
Caro Beppe e cari Italians,
spesso leggiamo qui lettere dal contenuto, francamente, imbarazzante. Prendo a titolo di esempio le molte tirate contro il matrimonio tra omosessuali che ho letto negli ultimi mesi. Ora, in un Paese civile dovrebbe essere chiaro a tutti che una coppia dello stesso sesso ha gli stessi diritti di una eterosessuale. Eppure…
Davvero, anche se gli indirizzi email indicati fossero veri (per questo tipo di lettere non lo sono quasi mai) non saprei da che parte cominciare a spiegargli che, nella migliore delle ipotesi, sono informati male. Che l’omosessualità non è una scelta, che non è contagiosa, che legalizzare le unioni tra gay non vuol dire incitare gli eterosessuali a diventare gay.
Eppure voi quelle lettere le pubblicate, spesso persino senza un commento chiarificatore. La spiegazione è che ne arrivano talmente tante per cui si rende necessario mostrarle. Per far vedere quante idee-spazzatura girano. Io non sono d’accordo. Sappiamo tutti benissimo che gli esagitati vocalizzano più delle persone civili. Quindi la percentuale di lettere deliranti che vi arrivano non rappresenta il pensiero di una Nazione. Semmai la percentuale di esagitati. Anzi, quella pubblicazione senza commento, purtroppo, equivale a una legittimazione. A cui segue un bel “guarda! me l’ha pubblicato Severgnini!”. O sto delirando anch’io?
Saluti da Vienna, Monica Mel
Che la pubblicazione equivalga a una legittimazione non è vero, MM. L’ho scritto molte volte in questi anni. Evitiamo di pubblicare lettere minacciose, diffamatorie o razziste (per questioni legali e non solo). Ma se pubblicassi su ITALIANS solo lettere che condivido, sai che noia!