A Visit from the Goon Squad
Per farmi perdonare la bufala delle Cinquanta Sfumature, ecco un libro che mi sento di consigliare fortissimamente! Erano anni che non mi divertivo così.
L’aveva comprato il Fidanzato Asburgico quest’estate, e dopo averlo letto me ne aveva parlato benissimo. Io all’inizio ero molto, ma molto scettica, parla di musica, di psicoterapia, ha vinto il Pulizer per la narrativa 2011. Tutti e tre gli argomenti mi lasciavano molto perplessa.
Musica? Ora, con la musica il Fidanzato Asburgico ci lavora, è la sua passione più grande ed ha una cultura enciclopedica. Io, francamente, della musica me ne infischio bellamente. Non sento alcuna differenza se la musica esce dalle casse dello stereo da sei milioni di dollari o dai mini-speaker del laptop. Non mi accordo se la sua chitarra è leggermente scordata, e quando – scoppiando d’orgoglio – mi fa ascoltare il master finale del’ultima canzone che ha prodotto, io puntualmente esclamo:
“Ma è precisa uguale alla versione di ieri!”
I Fidanzato Asburgico non riesce mai a nascondere del tutto un briciolo di delusione, fa spesso un sospiro silenzioso, poi mi fa una carezza sulla testa e scuote leggermente il capo.
Pricoterapia? Ussignur! Sarà che negli ultimi anni ho fatto brutte esperienze con persone che erano in terapia, ma mi aveva irritata sommamente persino La Solitudine dei Numeri Primi. Una mancanza tutta mia, non c’è ombra di dubbio, ma la fase da fascino della depressione l’ho superata da un pezzo – verso la fine dei vent’anni, un classico.
Pulizer? Sarà un mattone noiosissimo?
Il Fidanzato Asburgico continuava però a tesserne le lodi e non lo vedevo così emozionato per un libro da quando anni fa gli diedi Norwegian Wood di Murakami (che lui nella fase depresso = figo ci sguazza ancora).
Poi mi è venuto in mente che il Pulizer l’anno vinto anche parecchi libri che sono nella mia lista del cuore… Il Vecchio e il Mare, Il Buio Oltre la Siepe, Via col Vento, Underworld (ok, ok, solo finalista),La Buona Terra… Bon, mi sono detta, proviamo.
Signori! Correte a comprarlo! In italiano credo si chiami Il Tempo è un Bastardo, ma consiglio a chiunque mastichi un briciolo di inglese di lanciarsi… questa signora scrive talmente bene da non valere il rischio della traduzione.
A Visit from the Goon Squad di Jennifer Egan è molte cose insieme. Un romanzo corale, una raccolta di racconti, un esercizio di scrittura, un cassetto pieno di ricordi, una profezia sul futuro.
Parte del suo fascino risiede sicuramente nella capacità di sorprendere – un po’ come guardareFrom Dusk Till Dawn di Tarantino senza sapere di cosa parla, e per metà film essere convinti di stare guardando un road movie. E restarci di sasso quando improvvisamente diventa uno splatter pieno di zombi.
Dico solo che stanotte ho dormito tre ore per finirlo. Mi è piaciuto per talmente tanti motivi che è quasi impossibile elencarli senza rovinare la sorpresa.
Leggetelo se vi riconoscete almeno in uno di questi punti:
- avevate vent’anni negli anni ’90
- avete mai avuto un problema che vi pareva strozzasse ogni secondo della vostra vita
- avete amici del cuore che avete lentamente perso di vista
- avete un profilo su facebook.
PS l’ultimo motivo basta e avanza!