Ladri di mobili

Reading Time: 3 minutes

Nota: questo episodio risale a qualche anno fa, eravamo ancora nell’appartamento bunker al piano terra di un condominio gigante, quando mi venne diagnosticata un’allergia alla polvere pazzesca. Dato che all’epoca dormivamo su un materasso a pochi cm da terra l’allergologo si raccomandò di procurarci un letto più alto. Lo comprammo di seconda mano da una coppia di amici che stavano lasciando Vienna proprio in quei giorni.

Una mattina di un bel sabato autunnale in quel di Vienna, quindi, il Fidanzato Asburgico ed io ci accingiamo ad andare a prendere il letto Ikea di seconda mano da una coppia di amici che abitano in un’altro distretto, sempre piuttosto centrale, a circa un quarto d’ora di macchina da casa nostra.

Dato che non abbiamo un’automobile – ma probabilmente il letto non ci sarebbe nemmeno entrato – avevamo prenotato un piccolo furgone del car-sharing, il quale purtroppo non era parcheggiato dietro l’angolo come la Opel Astra che prendiamo ogni tanto. Lo siamo andati a ritirare a due fermate di metro e tre di tram di distanza. Easy peasy.

Dal parcheggio del car-sharing andiamo diretti nel 3. distretto dove il letto ci aspetta già smontato. Tempo dieci minuti ed è tutto nel furgone, dieci minuti dopo siamo di fronte al nostro portone nel distretto 7 e poco dopo è tutto scaricato. Fantastico.

Ammucchiamo tutto contro il muro appena dentro il portone di vetro che da sulla strada, tra la scala 1 e la scala 2. È un androne aperto sul lato opposto verso il cortile interno. Da qui si accede alle scale 1 e 2, e appena attraversato il cortile alle scale 3 e 4 (la nostra). Ciascuna è protetta da un ulteriore portone battente.

A questo punto rimane solo da riportare indietro il furgone e trascinare tutto in casa. Il Fidanzato Asburgico ed io ci dividiamo i compiti: lui riporta subito il furgone al parcheggio, non può stare qui parcheggiato sul passo carrabile mentre traffichiamo avanti e indietro e solo la sua patente è registrata col car-sharing. Nel frattempo io porto dentro pian piano il letto a pezzi, sono tutti gestibili per le mie braccia-stecchino. Solo la testiera è un pezzo unico troppo pesante.

“Bon, inizia a portare dentro tutto e lasciala per ultima, appena torno la spostiamo insieme”

Lui parte ed io inizio fare avanti e indietro, un lavoro se non estenuante sicuramente laborioso, attraverso il cortile, oltre la porta battente che non si lascia bloccare, e su per la mezza rampa di scale che porta al nostro appartamento. Quando manca più solo la testiera torna anche il Fidanzato Asburgico, che mi raggiunge in casa mentre poggio il penultimo pezzo.

“Sono appena passato c’é più solo la testiera, wow, sei già riuscita a portare tutto dentro da sola!”

Ci beviamo un bicchiere d’acqua insieme poi usciamo di nuovo. Gelo. La testiera del letto è sparita.

Maporcapaletta! Chi si ruba una testiera di letto scompagnata? Nei tre minuti tra quando è passato lui e quando siamo riusciti, poi? Sono subito andata a controllare che qualche condomino troppi ligio non l’avesse trascinata nel locale immondizia, la porta è proprio lì accanto a dove l’avevamo lasciata. No, la testiera è proprio stata rubata.

Il Fidanzato Asburgico reagisce asburgico. Scrollata di spalle.

“Uh che peccato. Dai rientriamo”

Io invece sono italianamente fuori di me dalla rabbia, altro che scrollata di spalle, io ho bisogno di vendetta! O perlomeno di azione.

“Ah no! Adesso suoniamo a tutte le porte di tutte le scale e chiediamo!”

“Whaat? Ma sei impazzita?”

“Dai, iniziamo qui dalla scala 2, quella con l’ingresso più vicino a dove stava la testiera!”

“Principessa, dai, sono più di cento appartamenti…”

“Non sono certo tutti a casa! Dobbiamo solo beccare i ladri o qualcuno che li ha visti!”

“Ma…”

Non lo ascolto nemmeno più e inizio a trascinarlo verso la scala 2.

Ci smezziamo il piano terra, lui bofonchiando suona a destra, io a sinistra. Apre solo una nonnina infastidita che non ne sa niente. Saliamo al primo piano, nessuno mi risponde dal lato sinistro. Mentre io già inizio a risalire le scale lui suona all’ultima porta. Gli apre una ragazza dall’aria incuriosita. Il palazzo è pieno di studenti e lei probabilmente ha sentito che stiamo suonando tutti i citofoni partendo dal basso.

“Scusa, siamo inquilini della scala 4, stavamo trasportando un letto smontato dall’androne a casa nostra ma ora manca l’ultimo pez…”

Il Fidanzato Asburgico ancora sta parlando che lei è già diventata tutta rossa. Farfuglia qualcosa. TAH-DAH, ecco la nostra ladra di mobili! Nel frattempo la raggiunge la coinquilina che capisce subito cosa sta succedendo. Lancia un’occhiata di fuoco all’amica poi insieme spariscono nel corridoio per riapparire pochi secondi dopo trascinando la nostra testiera del letto.

“Credevamo fosse da buttare, scusate!”

Io sghignazzando, lui basito, ci portiamo a casa la nostra testiera del letto. Sipario.

Epilogo: questa storiella è solo apparentemente insignificante. In realtà ha completamente stravolto il nostro equilibrio quando si tratta di decidere come reagire nelle più diverse situazioni. Gliela ricordo volentieri.