Vorrei parlarvi di quattro persone

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Originariamente pubblicato su Italians il 06.10.2011

Caro Beppe e cari Italians, vorrei parlarvi di quattro persone (nomi inventati, storie vere). La prima è Ingrid, una signora dal capello argenteo, ottima pensione, marito invalido, figli adulti e lontani. Ingrid ha un cuore grande come una casa. Ha preso sotto la sua ala protettrice un paio di ragazzine dalla famiglia sbandata che abitano nel suo quartiere. Paga le loro bollette del cellulare e un giretto di shopping ogni tanto. In cambio pretende che facciano i compiti e controlla i risultati scolastici. Con me si è scelta il ruolo pratico della madre, dato che la mia è lontana. Mi tiene il gatto quando sono in vacanza e mi fa la spesa quando proprio non ho tempo. Maria vive nel sud Italia. Ottimo lavoro, marito facoltoso, tre bambini bellissimi. Nel suo, poco, tempo libero ha creato due fondazioni senza scopo di lucro. Una sovvenziona progetti sociali, l’altra giovani artisti italiani. Simonetta è una splendida quarantenne single, direttrice marketing di successo. Grandi disponibilità finanziarie, quello che ha se lo spende addosso. Manicure sempre perfetta, messa in piega, abiti di lusso. Fa vacanze da sogno e si gode la vita come piace a lei. Franz lavora per una investment bank e la domenica va con la sua fidanzata a preparare il pranzo alla mensa dei poveri. Cos’hanno in comune queste persone? Sono tutte sopra i 18 anni e hanno soldi/tempo da spendere a loro piacimento. Lo fanno in modo legale, moralmente inattaccabile, a volte persino emcomiabile. Queste sono le storie di come abbiano deciso di sentirsi realizzati da persone adulte. Cara Giovanna Reitano (sabato 1 ottobre, “Ha ragione Putin: “Tutta invidia!” Buon compleanno, Silvio!” –http://bit.ly/peIo5J), vedi che si può? E per favore la prossima volta lascia un’email esistente, così ti possiamo rispondere direttamente. Saluti da Vienna,

Monica Mel