Vienna in “dolce attesa”

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Piove. Piove e sembra non voglia smetterla più. Piove e la Mitteleuropa è sott’acqua. E nel caso qualcuno là fuori si stesse chiedendo se Sissi ha su le galoche, o la muta da sub… no, piedini asciutti. Vienna è infatti protetta dal rischio esondazione dalla Donauinsel, un’isola artificiale costruita tra il 1972 e il 1988 apposta come bacino di esondazione, tra i due bracci del Danubio, proprio accanto al centro.

La Donauinsel è proprio una bella pensata: un parco naturale raggiungibile con la metro, in cui i Viennesi si riversano appena esce un raggio di sole, dove andare a giocare a frisbee col cane, dove fare pic-nic o anche una bella grigliata, prenotando uno dei Grillplatz disponibili. Si possono fare tante cose sulla Donauinsel, mangiare pesce in uno dei piccoli locali costruiti come capanne di legno, leccare il gelato, nuotare nel Danubio – si, acqua potabile. Fare un giro con un pedalò, o per i più pigri con una barchetta elettrica. O anche un giro di wakebord con lo skilift, per i più sportivi. O magari, nella zona riservata, prendere il sole come mamma ci ha fatti.

Una volta l’anno poi sulla Donauinsel si tiene il più grande festival musicale all’aperto in Europa, il Donauinselfest. E quest’anno, oltre al concerto gratis di Zucchero, ci saranno anche i pupilli del Fidanzato Asburgico. Mancano due settimane, speriamo si asciughi tutto per bene!

Foto: dalla pagina facebook “Infoseite – Hochwasser 2013 Österreich”. Sulla destra il secondo distretto, al centro la confluenza del Wienfluss con il canale e l’Aspernbrücke. Sulla sinistra è già primo distretto, centro-che-più-centro-non-si-può, e si riconosce la cupola dell’Urania che ha un bar delizioso con terrazza sull’acqua. Siamo andati spesso con Hans-L’amico-Buono, e stiamo sempre lì delle ore a osservare le barche che fanno la spola sul Donaukanal che proprio in quel punto fanno manovra in derapata e invertono la direzione. Immagino un primo stadio della malattia più nota come pensionato che osserva il cantiere. E ovviamente lo Strandbar Hermann, il bar con la sabbia dove andiamo sempre volentieri a guardare le partite dei mondiali di calcio. È ancora asciutto. Sperem.